Jenny della Siega e dott.ssa Patrizia Venuti – Dot.Com Srl
Quando pensiamo a un’associazione, spesso ci viene in mente la fredda definizione di “ente no profit senza scopo di lucro”. Ma dietro questa descrizione formale si nasconde un mondo vibrante e dinamico che plasmal quotidianamente il tessuto sociale delle nostre comunità. Guardiamoci intorno: dalla società sportiva dove i bambini e i ragazzi si allenano due volte a settimana, al gruppo di volontari che organizza il doposcuola, fino all’associazione culturale che trasforma le piazze dei nostri paesi in un palcoscenico durante l’estate. Le associazioni sono ovunque, silenti ma instancabili motori del cambiamento sociale.
Ma qual è il vero valore di questi enti? La risposta sta nella loro capacità di trasformare le esigenze della comunità in servizi concreti, grazie all’impegno di migliaia di volontari che dedicano tempo ed energie al bene comune. Prendiamo ad esempio le associazioni sportive dilettantistiche: non solo offrono opportunità di praticare sport a costi accessibili, ma svolgono un ruolo educativo fondamentale, insegnando ai giovani valori come il rispetto, il lavoro di squadra e la determinazione.
Gli ultimi anni hanno visto una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’associazionismo italiano, con l’introduzione della Riforma del Terzo Settore e dello Sport. Un cambiamento epocale che ha portato alla creazione del RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) e del RASD (Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche).
Ma cosa significa concretamente questa trasformazione? Innanzitutto, siamo passati da un sistema frammentato a livello territoriale a uno nazionale, uniformando le regole e garantendo maggiore trasparenza. Gli statuti, un tempo diversificati e talvolta confusi, sono stati standardizzati, creando un linguaggio comune per tutte le associazioni.
Questo non significa perdere la propria identità, ma piuttosto acquisire strumenti più efficaci per perseguire i propri obiettivi. I vantaggi della riforma sono molteplici: dalla conferma dei regimi fiscali agevolati all’accesso a nuove forme di finanziamento, dai contributi pubblici alle partnership con enti privati. Certo, le associazioni devono ora far fronte a maggiori adempimenti burocratici, ma questi sono il prezzo da pagare per un riconoscimento istituzionale che ne valorizza il ruolo sociale.
Un aspetto particolarmente innovativo della riforma è l’attenzione alla formazione e alla professionalizzazione dei volontari. Le associazioni non sono più viste come semplici gruppi di appassionati, ma come organizzazioni strutturate che necessitano di competenze specifiche per operare al meglio.
Guardando al futuro, le sfide non mancano: dalla digitalizzazione dei servizi alla necessità di coinvolgere le nuove generazioni, dalla sostenibilità economica alla capacità di rispondere a bisogni sociali sempre più complessi. Ma è proprio qui che emerge la vera forza delle associazioni: la capacità di adattarsi e innovare, mantenendo sempre al centro la propria missione sociale. In conclusione, le associazioni rappresentano molto più di semplici organizzazioni no profit: sono laboratori di cittadinanza attiva, luoghi dove le idee si trasformano in progetti concreti e dove il singolo cittadino può diventare protagonista del cambiamento sociale. In un’epoca di individualismo crescente, il loro ruolo è più importante che mai: costruire ponti, creare comunità e dimostrare che, insieme, è possibile trasformare anche il più piccolo sogno in realtà. Per trasformare questi sogni in realtà nel pieno rispetto delle nuove normative, Dot.Com offre un supporto completo nella gestione amministrativa e fiscale delle associazioni. I nostri professionisti sono a disposizione per guidarvi attraverso gli adempimenti della Riforma del Terzo Settore e accompagnarvi nel percorso di crescita della vostra associazione. Per una consulenza personalizzata, non esitate a contattarci: trasformeremo insieme le vostre idee in progetti concreti, sostenibili e conformi alle normative vigenti.